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UNA DOCENTE E I SUOI ALUNNI
(ovvero “Dell’educazione creativa”
all’ITC “L. Sciascia” di Agrigento")
(II^ PARTE)
“La poesia, più di ogni altra, attesta la potenza del linguaggio,
dell’espressione estetica. La poesia infatti è l’arte più intellettuale,
più precisa, più prossima al pensiero.”
(Luigi Pirandello, Dal quadernetto di Bonn)
HIC ET NUNC
Sono una statua mutila
in fondo ad un’acqua chiara.
Fermato in un gesto – e spezzato.
Soltanto un tremore di cose
specchiate – alberi che s’incielano
e rapidi voli – può darmi
delirio di tempo,
mutare il nulla in parola
Leonardo Sciascia
LA DOCENTE
LA MALEDIZIONE DEL POETA
Crepuscolare malefizio che s’adagia
nel rosso fuoco dell’orizzonte
dipinto sulle palpebre in declino
tra il buio terso di perdute stanze.
Ignote labbra soffiano il destino
in notti pregne di sfibranti note
che vibrano sulle mie pallide innocenze
sazie ab aeterno d’illusioni.
Paure traditrici nutrono i timori
seppelliti in quel sudario maledetto
empio d’immaginifiche visioni
che proietto su cartacee tentazioni.
Implacabile danza delle dita
veste di china paranoici deliri
sui seni turgidi d’insonni fanatismi
nel plumbeo cielo che soffoca i respiri.
Ammalata del mio stesso verbo
spargo di versi l’infetta digressione
fino al fioco scintillio dell’aurora
che rutilante dipana ogni illazione.
Margherita Biondo
GLI ALUNNI
L’ETERNO RICORDO
Come un diario senza pagine
scrivi raggi di luce
ignara della scure del domani
che poggerà la lama sul tuo petto
Poi…
una nuova stagione della vita
e tra i rami di mimose
gialle come il sole
s’insinua l’eterno ricordo.
E’ mesto il tuo sguardo
mentre una lacrima
ti bagna le gote
e scende pesante
fino al petto
dove il cuore
ha chiuso le sue porte.
Giada Montana V A
L’AMORE CHE PROVO PER TE
Se l’amore che provo per te
fosse un raggio di luce
la notte non scenderebbe
sul calare della sera.
Se l’amore che provo per te
fosse la mia pazzia
vivrei i piaceri infiniti
di questa sana follia.
Se l’amore che provo per te
fosse la mia vita
non cesserei mai d’esistere
Emanuela Mantisi – I E
DONNA
Donna…
per quanto fragile
sei forte per i tuoi cari
possente per i tuoi figli.
Sei coraggiosa
anche nella prepotenza del tuo uomo
che sopporti tacendo.
Donna…
hai il coraggio della paura
che nei momenti bui
di chi non ha coscienza
ti rode l’anima…
ti toglie la pazienza!
Donna…
dovresti elevare un grido
per rompere il silenzio
e squarciare il muro
di quella verità
che ti corrode dentro.
Enrica Dalli Cardillo – III F
CI SONO DONNE…
Ci sono donne
che vincono dure battaglie
Ci sono donne che subiscono
e perdono la voglia di sognare.
Ci sono madri che donano la vita
e grazie ad esse il tempo
percorre la sua strada.
Ci sono donne…
e vanno rispettate!
Jessica Montante – III F
IN VIAGGIO
In viaggio sulla strada bagnata
le pupille fissavano le strisce bianche
ma il mio sguardo era assente,
i miei occhi potevano vedere
solo quello che mi girava nella testa.
Una curva tirava l’altra
e man mano il suono assillante
del motore (non so perché)
si andava allontanando sempre più.
Finalmente cominciai ad intravedere
una strada luminosa e mi avvicinai.
Tutti quei pali luccicanti
mi sembravano tante piccole lucciole
e all’improvviso mi ritrovai
sulle sponde di un piccolo lago
con tanti insetti che facevamo luce.
Ero felice… il posto era tranquillo
e la desolazione mi rilassava,
il canto dei grilli così dolce e soave.
Ad un tratto…
mi ritrovai in viaggio
sulla strada bagnata.
Ricominciai a sentire il rombo
insinuarsi con violenza nel cervello.
Le luci ripresero forma
e mi accorsi che sognavo ad occhi aperti.
Gioele Attardo – III C
CONTINUERO’ AD AMARTI
Quando la mente dice il contrario del mio cuore…
quando il Dio pensiero ricorda quei rari momenti…
quando mi sorprendo a parlare di te…
ti vorrei vicino a me!
E’ amara la mia vita
adesso che sei lontano.
Amami ancora una volta
anche solo per un istante.
Amami per riassaporare il passato
e sino a domani nulla ci potrà separare.
Dopo mi rassegnerò
al fatto che non ci sei più
e potrò fare a meno di te.
Vorrei uccidere questo amore
ma ti penso anche se è inutile.
Continuo ad amarti così tanto
anche se sei lontano
anche se il dolce ricordo
riaffiora nei giorni tristi.
Continuerò ad amarti
con la speranza di incontrarti un domani.
Maria Clara Russo – IV E
IL SILENZIO
Il silenzio…
è difficile interpretarlo
è difficile coglierlo
anche quando esprime
cose profonde e sincere.
Come ascoltarlo?
Chiudendo gli occhi…
Aprendo il cuore…
Leggendo l’anima…
Comprendendo…
Capendo…
Accettando…
Sandra Gambino – V A
LA LUNA
Regina della notte
silenziosa e chiara
illumini la terra.
Per te brillano i campi,
le valli, i monti.
Ti specchi nelle onde,
tremuli ad ogni fonte.
Il tuo chiaror diffondi
sui visi addormentati
sui cuori innamorati.
Sandra Gambino – V A
IL SOLDATO
Il soldato è come una foglia…
prima o poi cadrà.
Parte per la patria
ma non sa se morirà.
Il soldato è come il sole
prima o poi tramonterà.
Parte per lottare
ma non sa se tornerà.
Il soldato è come il soldato
pronto, sveglio e coraggioso
ma è pur sempre un soldato…
non sa che fine mai farà.
Maxim Scopelliti – I D
LA MADONNA E I BAMBINI
I bambini sono belli
alcune volte son monelli.
I bambini sono testardi
ma di questo son contenti.
Madonnina…
se tu non li proteggerai
cosa ne sarà del mondo?
Tutto svanità
e non ci sarà più innocenza.
Il sol pensiero mi rattrista
e le lacrime mi annebbiano la vista.
Madonnina
non lo permetterai!
Salverai ogni bambino
e nel grembo del tuo cuore
gli darai un destino.
Francesca Maligno – I D
QUESTA NOTTE
Solo questa notte
il mondo sembra buio.
Nessuno intorno a me…
spendo un pensiero per te.
Questa notte
così lunga e piena di ombre
che mi sfiorano e mi baciano
mi proiettano nella solitudine.
Questa notte
disperata come una corsa
in un campo isolato
con la paura di soffocare
di non potersi fermare
nel coraggio di vivere.
Valentina Miccichè – III F
PIANGEVA SULLA CROCE
Piangeva sulla croce.
La sua metà ha perduto
in una guerra senza senso
con l’inganno è caduto.
Nel campo in cui correva
ora giace bianco e muto
e al suo destino l’ha lasciata
in questo mondo libero e spietato
che non ha compassione di nessuno.
Doveva essere un giorno di festa
si dovevano sposare
ma la sua vita si è fermata
e lei non osa continuare
nel baratro di una vuota esistenza.
Cristina Vitello – II C
HO SCOPERTO…
In un arido campo
ho scoperto la bellezza di una rosa
ho scoperto la dolcezza dell’amore
ho scoperto la purezza nell’acqua di un ruscello
ho scoperto che la notte è vera quanto il giorno
Ho provato ad immaginare
se mai qualcosa potesse avere tanti pregi
bellezza… dolcezza… purezza… verità!
Ed ho capito…
e ti ho pensata…
ed ho scoperto che ogni cosa
è racchiusa nel tuo nome.
Vincenzo Valenti – V A
SOLO SE TU LO VORRAI
Ti aiuterei a sconfiggere le tue paure
insegnerei al tio cuore ad amare il mio.
Potresti specchiarti nei miei occhi
e la mia voce potrebbe essere il suono dei tuoi battiti.
Nel mare vedo l’infinito e immagino
che ogni goccia contenga l’amore che provo per te.
Solo se tu lo vorrai…
sarai l’aria che respiro
sarai l’acqua che m’idrata
sarai la luce che m’illumina
sarai il calore che mi riscalda
sarai la musica che mi consola
sarai tutto per me.
Luana Tulumello – IV B
LA FORZA DELLE DONNE
Un piccolo bocciolo diventa una rosa.
Uno spiffero di vento diventa una tempesta.
Un raggio di sole illumina la terra.
Un bozzolo diventa una farfalla.
Noi piccole bambine diventiamo donne.
La forza delle donne non finirà mai.
Jennifer Indelicato – I C
Bellissime queste poesie, poesie madide di sentimenti amorosi, calorosi, sentimenti quasi musicali, direi.
Ancor più bello è il tuo compartirle con noi.
Buona serata.
Rino, leggendo ad alta voce.
E’ molto bello e trasparente il mondo poetico dei giovani, Rino. Forse è ingenuo, ma appunto per questo più bello. In ogni caso la poesia non fa che parlare ai cuori giovani, per essere recepita. La poesia è l’infanzia dei popoli. Grazie e un caro saluto, Rino.
U.
Ricordi…
La memoria dei miei giorni
ripercorreva lentamente vaghi ricordi…
Ancor rimembro,
lontani sogni della mia infanzia,
non so per cosa
ma mi ritrovai tutt’ ad un tratto
in una stanza,
e a dir che mille poche aveva era poco.
Una in particolare
attirava la mia attenzione,
ai lati della porta c’era una frase
che ancor ricordo perfettamente:
se qui entrar vorrai
aprir prima la porta dei sentimenti dovrai!
La frase era un enigma sentimentale,
ma io la capii,
io giovane ragazza,
io dovevo far di quel che era per me
una nullità
la persona più stimata,
e ricordar di un tempo
quando ci amavamo,
sì, è un tempo lontano
è un’impresa assai difficile
che dovevo compiere da sola,
ma un ricordo irrequieto balzò fuori
dalla mia mente,
ricordai di un tempo
assai lontano,
che aprir la porta fece
e ritrovai di me
quel che ero un tempo,
dunque la persona
ero io.
cucciola di V elementare
La poesia è davvero giovane, Emmegi. Se non ci fosse, il mondo sarebbe un grande deserto. Grazie del tuo contributo.
Bellissima questa scuola, vedo che è fortemente impregnata di cultura, mi da l’impressione che si lavori tanto e con amore soprattutto, posso fare domanda di trasferimento?
Un saluto letterario!
Belle poesie, belle immagini, complimenti!
Ho visto le tarta caretta caretta , stessa razza di quella che han liberato quella che ho avuto il piacere di vedere, pero’ quella l’han liberata già in mare dal gommone, ho fatto anche un filmato ma è ‘pesante’ da caricare e su splinder nn sono riuscita mi sarebbe piaciuto mostrarlo, riprovero’ in altro sito.
qui continua a piovere mi consolo riguardando le foto del mare…ciao e grazie x aver votato la foto sfida, buona domenica e buon inizio settimana!
Poesie bellissime, continuo a dire che quando chi insegna è così brava, i ragazzi rispondono e amano l’arte. Bel post, come sempre, Giulia
Ad Agrigento sono pronti ad accogliere a braccia aperte un docente che porta il nome di un grandissimo della poesia. Potresti dare voce agli studenti nel tuo bel blog. Fuor di metafora, i giovani e la loro prof. hanno lavorato con grande impegno. Per me è stato un piacere, più che un dovere, valorizzare i loro sforzi e i risultati.
Grazie, Kavafis. Contraccambio il saluto letterario.
Ti ringrazio vivamente, Fiore, e soprattutto della dedica. Mi ha fatto piacere che tu abbia gradito le foto delle tartarughe caretta caretta. Ti auguro una buonissima settimana, un abbraccio.
U.
Ho lavorato e lavoro soprattutto con adolescenti: sanno amare la poesia se riescono a coglierne le potenzialità che regala.
Abbiamo costruito poesie visive e poesie sonore, poesie in bottiglia, fotoesie: si è giocato, perchè la poesia è insieme ‘regola’ e libertà.
Complimenti agli autori di questo percorso e a chi, con tanta dedizione, ce lo ha offerto.
Grazie, Giulia. Mi diceva la docente che dietro ogni poesia c’è tutta un vissuto personale e familiare, anche simbolico, che non affiora. E anche per questo, riuscire a motivare i ragazzi è stato un lavoro notevole ed encomiabile. La poesia genera l’attaccamento alla vita, l’affinamento della sensibilità e conferisce consapevolezza. Sono esempi che vanno imitati e moltiplicati. Per me è stato un grande piacere dare voce ai giovani poeti. Un caro saluto.
Grazie, Zena. E’ bello lavorare con i giovani, formarli, farli crescere e responsabilizzarli. La cultura fa sempre bene, soprattutto a quell’età.
Un caro saluto.
Un solo commento: meraviglioso!!!!
C’è attinenza tra il pirandelliano Meis e il wildiano Gray?
Un caro saluto!
Troppo gentile, Venus. Ti ringrazio dal più profondo del cuore per avere apprezzato. Buona serata.
U.
Quando si parla di psiche e di personalità, Pirandello c’entra sempre. D’altra parte è il pregio degli scrittori geniali. La scissione dell’io, l’introspezione, il male di vivere sono temi in comune con altri scrittori. Per certi versi Adriano Meis e Dorian Gray si somigliano nella loro complessità di personaggi, ma per altri aspetti appaiono distanti. L’estetismo di Oscar Wilde è lontano dai canoni pirandelliani, ma l’interrogazione dell’anima del personaggio e il dramma dell’ineluttabilità sono quelli. Bisognerebbe studiarci su, con l’analisi dei testi soprattutto. Ne iscirebbero cose interessanti. Grazie, Kavafis, buona serata.
U.
Molto bella anche questa seconda parte del post! Le poesie degli studenti esprimono pensieri toccanti, a tratti ingenui, ma molto profondi.
Comprendo gli sforzi della docente, il bisogno e il desiderio dei ragazzi di esprimersi, di mandare i loro messaggi di pace, la loro voglia di risolvere i problemi e vivere pienamente in un mondo in cui è giusto credere che esiste l’amore, la solidarietà e il calore umano.
Complimenti a questi giovanissimi studenti, alla loro docente ed anche a te, Ubaldo, che pubblicizzi queste iniziative.
Un saluto,
Rosalba
Aggiungo anche i miei complimenti, caro Ubaldo… come sai ritengo estremamente importante coltivare l’aspetto creativo dei ragazzi, è una di quelle cose (come l’ironia) che sarà sempre utile per la loro vita futura…
un abbraccio
Nei giovani c’è l’urgenza di dire, di cimentarsi con cose più grandi di loro, Rosalba. Ma soprattutto c’è l’esigenza di rappresentare il loro vissuto, che nel caso di specie, è molto complesso, se non complicato. Avere coinvolto tanti giovani, con situazioni magari difficili, è di per sè un notevole risultato. La serietà del sistema scolastico deve essere improntata alla massima comunicazione. L’educazione creativa è una comunicazione ancor più privilegiata, apre le porte alla conoscenza del mondo giovanile scolastico e al suo modo di pensare. Agli altri, a tutti noi, spetta decodificare. Grazie sempre, Rosalba. Un saluto.
U.
Maria, dici bene: creatività ed ironia, ed anche autoironia, sono il lievito che fa crescere. Il compito dei docenti, oggi, è sempre più arduo. Ma si tratta di una bella scommessa.
Un abbraccio
Ubaldo
Ho letto questa tua seconda parte apprezzando il pensiero di Pirandello sulla poesia e gustando appieno i versi di Sciascia.
L’insegnante appare passionale nella sua urgenza di scrivere versi. Destino del poeta, “maledizione” reale. Dono da non trascurare.
Dolci i ragazzi. Qualcuno davvero promettente.
Amore e amore, ma anche tanto altro e chi lo dice che i ragazzi non hanno più voglia di cimentarsi con questo mondo letterario? Dovranno studiare per diventare padroni di questa tecnica che io tanto amo.
Sei stato generoso come al solito, in queste proposte.
Ti saluto con immensa stima e tantissimo affetto.
danis
Grazie, Danis, della tua disamina, che ha toccato i punti salienti del post. Mi sembrava ghiotta, nonchè appropriata, l’occasione di aprire il servizio con un pensiero del mio amato Pirandello, unendovi la foto della famosa conferenza da lui tenuta per le celebrazioni verghiane. Inoltre la bella poesia di Sciascia è quanto mai calzante relativamente al percorso del poeta e della poesia – o di una poetica – che diventa urgenza, maledizione e sofferenza in un poeta di oggi – nel caso di specie la Biondo – che non è più in grado di porsi al centro della realtà, ma vive nel disincanto di un mondo che lo trascende e non lo comprende. Su questa falsariga, questa esperienza poetica giovanile nella scuola rappresenta un interessante apprendistato, lodevolissimo per introdurre tante giovani menti, che dovranno però faticare, soffrire lacrime e sangue in un percorso difficile, complesso, ma appassionante e gratificante. La poesia non deve soddisfare soltanto
la soddisfazione intima, ma deve diventare universale, comune modo di sentire. Ma il laboratorio creativo e la strada imboccata sono sicuramente quelli giusti. Ricambio la stima e l’affetto palesati nei miei confronti e ti porgo un caro saluto.
U.
forza magica della poesia! g*
Se passi dal mio blog, c’è una sorpresa per te
Mi ha colpito la Statua mutila. Mi ricorda tanto la Venere esposta nel Museo Nazionale di Napoli…in cui, per casuale effetto della sua “mutilazione”, si evidenzia meglio una sorta di nudità elementare…che mette al centro il torso
Grazie Arom per la tua testimonianza da storia dell’arte. Un caro saluto.